La depressione post partum è a tutti gli effetti una depressione unipolare. Quella post-partum si distingue dalle forme più classiche di depressione per il particolare periodo di insorgenza: da un mese ad un anno dopo la nascita del bambino.

La depressione post-partum può incidere negativamente sulla salute e sul funzionamento quotidiano delle neomamme, arrivando anche a compromettere l’attaccamento madre-bambino, il rapporto coniugale e la serenità familiare. 

La donna che partorisce si trova spesso impreparata ad affrontare le situazioni e le difficoltà che comportano la sua nuova condizione. Non è infrequente che si trovi sola o senza un supporto adeguato. 

Non c’è da dimenticarsi, infatti, che questo evento richiede un nuovo riassestamento sia a livello psicologico, sia comportamentale, sia relazionale da parte della neo mamma, ma anche da parte dell’intera famiglia.
Con la nascita del bambino, inoltre, possono riemergere vecchi conflitti psicologici trascurati nel tempo, soprattutto riguardanti la propria famiglia d’origine. 

Spesso la depressione post-partum viene confusa con una condizione fisiologica comune, chiamata maternity blues ( o “baby blues”).

Il maternity blues è molto frequente: si riferisce all’80% delle neomamme entro i primi 5 giorni dal parto.

Come distinguere la maternity blues dalla depressione post- partum?

 I sintomi lamentati dalle mamme che soffrono di maternity blues, tra i quali ansia, labilità emotiva, stanchezza, irritabilità, vuoti di memoria, solitamente si risolvono in circa 1-2 settimane. Molto importante è saper interpretare le proprie sensazioni e reazioni psichiche dopo la nascita del bambino; inoltre è basilare riferire anche questa gamma di sintomi al proprio medico, poichè non si esclude una possibile evoluzione del maternity blues in depressione post-partum.

Sintomi della depressione post-partum:

  • Profonda tristezza e sconforto ingiustificati per gran parte della giornata,
  • Sensazione di non avere energia e di non essere in grado di accudire il bambino,
  • Perdita di interesse e incapacità di trarre piacere da circostanze o situazioni di norma stimolanti e gradevoli,
  • Forti oscillazioni dell’umore e pianto immotivato, in più momenti della giornata,
  • Desiderio di isolamento dai familiari, compreso il bambino,
  • Variazioni dell’appetito, con conseguente significativa perdita/aumento di peso,
  • Sonni agitati, risvegli precoci o aumento del bisogno di dormire, anche durante il giorno,
  • Agitazione e ansia o, al contrario, rallentamento dei riflessi,
  • Irritabilità o frustrazione,
  • Calo dell’autostima e della fiducia nelle proprie capacità; senso di colpa persistente e immotivato, soprattutto nei confronti del bambino,
  • Diminuzione delle capacità di concentrazione e dell’efficienza intellettiva,
  • Calo del desiderio sessuale,
  • Pensieri di morte ricorrenti,
  • Dolore articolare, mal di testa, crampi addominali, disturbi digestivi, vertigini ecc. senza cause fisiche.

Per poter parlare di depressione post partum devono essere presenti due o più di questi sintomi – in particolare i sintomi riguardanti l’umore e l’autostima, l’ansia e i sentimenti negativi nei confronti del bambino – ad elevata intensità.

Quali possono essere le cause della depressione post-partum?

Tra le cause possibili di depressione post-partum vengono segnalate alterazioni endocrine durante la gravidanza, che nel periodo successivo al parto comporterebbero un aumentato rischio di insorgenza di episodi depressivi. 

Secondo uno studio, anche le gravidanze indesiderate possono incidere sull’insorgenza della depressione post -partum: secondo la ricerca, è emerso che le donne con gravidanze indesiderate presentano o una maggiore probabilità di soffrire di sintomi depressivi nel post-partum.

Possono anche intervenire cause di natura psicologicae/orelazionale, legati alla coppia che può sperimentare difficoltà coniugali.
L’arrivo di un bebè, infatti, è un evento impegnativo che scuote gli equilibri tra un uomo ed una donna diventati, da un momento all’altro, madre e padre. 

Questo si verifica principalmente se la donna manca di supporto familiare, ha difficoltà nell’accudire il neonato o vive in solitudine. 

Quali possono essere i rimedi per la depressione post-partum?

Innanzitutto, è importante prevenire la depressione post-partum. Prevenire significa vivere con serenità il nuovo ruolo di madre, il nuovo corpo, le nuove relazioni sociali, le nuove responsabilità. 

L’aiuto di cui una madre ha bisogno è quello del partner, dei parenti più cari, degli amici più motivati, delle strutture lavorative e sociali. Una madre necessita, infatti,  di stabilità relazionale, sicurezza lavorativa, supporto nella cura della casa, sostegno psicologico, affetto.

Quindi, pur essendoci delle cause naturali legate alla fisiologia della donna, è possibile prevenire o quantomeno attenuare le manifestazioni della depressione post partum, agendo soprattutto a livello psicologico sia nei confronti della madre sia di chi le sta intorno. Diventa allora  importantissimo chiedere aiuto se si manifestano difficoltà a questi livelli fin da subito.

Per quanto riguarda la terapia, l’approccio alla depressione post-partum è preferibilmente di tipo psicoterapeutico. Si preferisce, infatti, limitare l’uso di farmaci ai casi gravi per permettere alle mamme di proseguire l’allattamento.

La psicoterapia interpersonale di gruppo nelle donne in gravidanza sembrerebbe utile nella prevenzione della depressione post-partum, data l’importanza del sostegno sociale e della costruzione di capacità interpersonali durante il periodo di maternità.

In casi molto rari, quando la donna ha già sofferto o ha una propensione allo sviluppo di depressione bipolare o mista, è possibile che la depressione post partum sia accompagnata anche da sintomi di tipo psicotico come:

  • Confusione e disorientamento
  • Allucinazioni
  • Paranoia
  • Comportamenti che possono mettere a rischio la salute propria o del bambino.

Queste situazioni sono le più critiche e vanno monitorate molto attentamente da uno specialista esperto nel trattamento della depressione post partum. Talvolta, possono richiedere il ricovero della mamma o l’allontanamento temporaneo del bambino, finché la situazione non migliora.