“Il concetto chiave non è più la ‘presenza’ in rete, ma la ‘connessione’: se si è presenti ma non connessi, si è soli.”

Antonio Spadaro

La pandemia mondiale che si è sviluppata in quest’ultimo periodo in tutto il mondo, ha stravolto le abitudini di tutti noi. 

Sono cambiate le dinamiche di lavoro, scolastiche e sono cambiati i rapporti umani. 

L’online è diventata la risorsa principale in molti settori.

Anche la psicoterapia ha dovuto modificare le proprie dinamiche: chi aveva intrapreso un percorso da un terapeuta ha dovuto scegliere se interromperlo o proseguire con le sedute di psicoterapia online. Questo passaggio ha provocato dei cambiamenti sia per il paziente che per il professionista: adesso la relazione tra essi avviene tramite un intermediario, che è il mezzo tecnologico. 

Molte persone hanno scelto questa nuova modalità, sia per non rinunciare al proprio percorso di psicoterapia sia per trovare un supporto psicologico immediato nella gestione di ansia e stress.

Come cambia il lavoro di psicoterapeuta

Di solito le sedute di psicoterapia si svolgono in una cornice piuttosto rigida, chiamato “setting”. Esso è insieme un luogo fisico ed uno spazio mentale: lo spazio fisico è rappresentato dalla stanza in cui si svolge la terapia e dai suoi orari e tempi; lo spazio mentale invece è rappresentato dal luogo condiviso in cui abitano i pensieri e le parole tra terapeuta e paziente.

I terapeuti ora sono chiamati a mettere in discussione il loro modo di lavorare. 

Quali sono i vantaggi della psicoterapia online?

  • Si evita di incorrere nel rischio di scegliere una figura clinica che abbia connessioni con il proprio ambiente geografico e sociale,
  • Le persone più introverse o ritirate socialmente possonoeffettuare le sedute di psicoterapia in un luogo conosciuto e sicuro come quello della propria abitazione,
  • Per alcuni pazienti, la terapia con videochiamata costituisce l’unica opzione possibile. Ad esempio, per chi vive in zone isolate, per chi ha problemi di mobilità a causa di disabilità fisiche, malattie croniche o disagi psicologici come la paura degli spazi aperti o forme di fobia sociale. O, ancora, per chi ha impegni lavorativi e non, che gli impediscono di andare regolarmente nello studio del terapeuta,
  • Il supporto è immediato, poichè non ci sono tempi morti per gli spostamenti,
  • La terapia prosegue anche  a distanza nei casi in cui il paziente abbia bisogno di spostarsi fuori città per periodi più o meno lunghi, così da non essere lasciato solo con le sue difficoltà,
  • La psicoterapia online evita l’imbarazzo della sala d’attesa,
  • Gli orari delle sedute possono essere maggiormente flessibili, poiché la seduta può essere fatta anche da luoghi differenti, 
  • L’online è il canale più vicino agli adolescenti che vorrebbero intraprendere un percorso psicoterapeutico.

Quali sono invece gli svantaggi?

  • La psicoterapia online deve essere ben valutata dal terapeuta, a seconda della sintomatologia presentata dal paziente. Ad esempio, non è adatta nelle situazioni in cui il paziente si trova in una fase acuta di malattia e dove il terapeuta deve monitorare il soggetto di persona a causa di una determinata sintomatologia,
  • Non è adatta a tutti i pazienti: per le persone poco vicine alla tecnologia potrebbe essere fonte di disagio ed imbarazzo, come anche per quelle persone molto inclini alla presenza ed al contatto fisico, come possibilità di sentirsi accolte e maggiormente agevolate ad aprirsi,
  • Alcune persone vorrebbero iniziare o continuare una psicoterapia online ma non si sentono a loro agio a parlare con un terapeuta se i familiari soggiornano in stanze attigue: in questo caso alcuni terapeuti consigliano di recarsi in un altro luogo, 
  • Non è possibile eseguire online gli stessi esercizi pratici che si eseguivano in studio, di conseguenza il terapeuta deve riorganizzare le sue sedute.

Psicoterapia on-line: la mia esperienza

Ammetto che io stessa ne ero perplessa: pensavo sarebbe stato complesso gestire la relazione e che non sarei riuscita a cogliere molti particolari importanti provenienti invece dall’esperienza di contatto diretto. 

Poi, il desiderio di creare o mantenere la relazione terapeutica è stato importante e quindi ho provato. 

Ho scoperto con sorpresa più di una risorsa di questo tipo di modalità

Le condivido con voi:

  • Ho notato che potevo osservare tutte le mie espressioni ed il mio modo di gesticolare. Il terapeuta quindi può guardarsi e monitorare il suo stato interno e questo in studio non è possibile,
  • Potevo anche focalizzarmi sul paziente, avendone una visione molto ravvicinata, e permettere anche a lui di osservarsi. Lo schermo quindi può diventare uno specchio per entrambi ed un strumento di condivisione riguardo alla comunicazione non verbale,
  • Le persone che decidono di sperimentare la terapia si sentono con il passare del tempo sempre più a loro agio nell’esprimersi e nel mostrare parti intime di se stesse,
  • I pazienti accolgono molto positivamente le interazioni che propongo a riguardo del luogo in cui si trovano e degli oggetti che sono visibili in quel momento, anzi talvolta mi mostrano interamente parti del luogo in cui vivono. Ho notato che questo li predispone ad aprirsi ancora di più nella loro intimità.

Infine, ho la possibilità di avere pazienti italiani in diversi Paesi europei e questo mi permette di abbattere le barriere geografiche: posso aiutare le persone anche se sono lontana e loro hanno la possibilità di affidarsi ad un terapeuta che parli la stessa lingua e con la stessa cultura, sentendosi a “casa”.